In data 7 dicembre vengono ulteriormente aggiornate le risposte del Ministro del Lavoro in merito a chiarimenti richiesti da parte di enti del terzo settore che intendano richiedere entro l'11 dicembre i ristori straordinari previsti dal decreto interministeriale del 30 ottobre 2021.
Ricordiamo che in attuazione di tale decreto è stato pubblicato il decreto n 614 del 26 novembre 2021 ed è adottato l'allegato Avviso n. 2/2021.
Consulta qui tutte le FAQ utili alla richiesta dei ristori per gli enti del terzo settore
Territorialità e istanza del fondo ristori ETS
Si domandava se "Un'articolazione territoriale o un circolo affiliati ad un'associazione di promozione sociale nazionale iscritti solamente al registro nazionale delle APS, possono presentare un'istanza in maniera autonoma?"
Il ministero risponde che un'articolazione territoriale o un circolo affiliati ad un'APS nazionale e iscritti soltanto al registro nazionale delle associazioni di promozione sociale, possono presentare l'istanza solo per il tramite dell'APS nazionale.
Istanza del fondo ristori ETS e legale rappresentante
Si domandava "E' possibile presentare l'istanza di ristoro per un ente del quale non si è legale rappresentante, su mandato dello stesso?"
L'accesso per la presentazione dell'istanza è consentito con credenziali SPID personali o CIE del legale rappresentante dell'ente come indicato nell'introduzione del Manuale Utente- allegato 2 dell'avviso n. 2/2021.
Fondo ristori ETS e entrate comunque denominate
Quali sono le voci di bilancio da considerare tra le "entrate comunque denominate"?
Come indicato all'art 4 comma 1 del decreto interministeriale del 30 ottobre 2021, il valore da riportare nella domanda è quello del totale delle entrate comunque denominate risultante dall'ultimo bilancio consuntivo approvato. Si tratta di una formulazione omnicomprensiva (presente in diversi articoli del codice del Terzo settore), all'interno della quale trovano posto tutte le entrate dell'ente (a titolo esemplificativo e non esaustivo: proventi da quote associative; contributi da enti pubblici; ricavi da prestazioni di beni o servizi; rendite; contributo del 5 per mille; proventi da raccolta fondi, ecc.).
Fondo straordinario terzo settore: una cooperativa sociale può accedere al fondo ristori per il terzo settore?
Si domandava "Una cooperativa sociale può accedere al fondo ristori per il terzo settore?"
La risposta al presente quesito deve essere data partendo dal dato letterale della norma istitutiva del fondo: l'art 13 quaterdecies del DL n. 137/2020, stabilisce che possono presentare istanza di contributo, tra le altre tipologie di enti ivi contemplate, le organizzazioni non lucrative di utilità sociale, di cui all'art 10 del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460, iscritte nella relativa anagrafe. La norma pertanto fa riferimento alle onlus che hanno conseguito la qualifica per effetto dell'iscrizione.
D'altro canto, l'art 1 del medesimo DL n. 137/2020 ha previsto l'erogazione di un contributo a fondo perduto da destinare agli operatori IVA dei settori economici interessati dalle nuove misure restrittive determinate dalla diffusione epidemiologica da Covid-19: quest'ultima disposizione è riferibile alle cooperative sociali.
Leggi Ristori Terzo settore: ulteriore proroga al 14 dicembre per l'invio delle domande
Fondo ristori ETS: cosa scrivere nella dicitura provvedimento di iscrizione
Cosa bisogna inserire nella dicitura provvedimento di iscrizione?
Il numero di iscrizione e la data si riferiscono agli estremi del provvedimento di iscrizione al registro delle APS/ODV o anagrafe delle ONLUS adottato dalla competente amministrazione.
Quale codice ATECO va inserito nell’istanza di ristori per gli ETS?
L’articolo 3, comma 1 del decreto interministeriale del 30 ottobre 2021 destina le risorse del Fondo Ristori ai soggetti che abbiano cessato o ridotto nel corso del 2020 le proprie attività statutarie d’interesse generale in conseguenza delle misure per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 ove riferite ai codici ATECO di cui all’allegato 1 al decreto medesimo. Pertanto, l’ente, all’atto del caricamento dell’istanza, deve individuare tra i codici ATECO già presenti sulla piattaforma quello corrispondente alla propria attività per la quale intende chiedere il ristoro, purché la stessa sia ricompresa tra le attività statutarie dell’ente. Il dato rilevante è rappresentato dalla coerenza dell’attività pregiudicata dalla situazione pandemica con lo statuto dell’ente, oggetto di controllo successivo all’erogazione del contributo ai sensi del paragrafo 7 dell’avviso n. 2/2021
Che cosa si intende con l’espressione “l’iscrizione nei relativi registri da parte dei soggetti beneficiari deve risultare alla data di presentazione dell’istanza ed essere stata conseguita in una data anteriore al 25 dicembre 2020”?
Il dato da tenere primariamente in considerazione è la sussistenza del requisito soggettivo di legittimazione (iscrizione in uno dei registri APS,ODV, anagrafe ONLUS) per poter accedere al Fondo Ristori alla data del 24 dicembre 2020 e alla data di presentazione della domanda di contributo, a prescindere dai mutamenti di qualifica medio tempore intercorsi.
A titolo esemplificativo se un’ODV iscritta al relativo registro di cui alla legge n. 266/1991 in data antecedente al 25 dicembre 2020, successivamente abbia mutato qualifica in APS e sia stata iscritta, in data 28.02.2021, nel registro delle APS di cui alla legge n. 383/2000, può presentare l’istanza, stante la permanenza del requisito soggettivo di legittimazione richiesto dalla disciplina del Fondo Ristori.
Con riferimento al sistema di acquisizione della domanda, nella sezione dedicata al “provvedimento di iscrizione”, occorre inserire il numero e il provvedimento di iscrizione aventi data antecedente al 25 dicembre 2020 in quanto il sistema non è stato configurato per accettare l’inserimento di provvedimenti di iscrizione aventi data posteriore.